|  Accedi  |  
Ricerca:Search:
Seleziona tipo di ricerca
 
  • Sito regionale
  • Web
Search
Sei in:You are in:  Ambiente > Natura > ReteNatura 2000
Rete Natura 2000
Natura 2000 Marche
SIC
ZPS
Gestione
Progetto FARENAIT

Cartografia
Tutela siti e specie


Rete Natura 2000

  

ATTENZIONE! Questo sito non viene più aggiornato. I contenuti, aggiornati, sono stati migrati nel sito generale della Regione Marche www.regione.marche.it - Area Ambiente - Tematica Educazione ambientale. Il link preciso alla pagina è il seguente: 
http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Ambiente/Natura/Natura-2000


Natura 2000 è il nome che il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea ha assegnato ad un sistema coerente (una “rete”) di aree Monte Vettoredestinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell’Unione stessa. La creazione di questa rete di Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e di Zone di Protezione Speciale (ZPS) soddisfa un chiaro obbligo comunitario stabilito nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. La “rete” è stata strutturata sulla base di due direttive: la n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, comunemente detta direttiva “Habitat” e la direttiva “Uccelli” (Dir. n. 79/409/CEE) concernente la conservazione degli uccelli selvatici, sostituita dalla Dir. 2009/147/CE.


La direttiva "Habitat"
GinestrePrevede l’individuazione di una rete di Siti di Importanza Comunitaria (SIC) i quali al termine del loro processo di selezione e designazione assumeranno la denominazione di Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
L’obiettivo della direttiva, però, è più vasto della sola creazione della rete, avendo come scopo quello di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante attività di conservazione, non solo all’interno delle aree che costituiscono la rete Natura 2000 ma anche attraverso misure di tutela diretta di quelle specie la cui conservazione è considerata come un interesse comune di tutta l’Unione.
Il recepimento della direttiva è avvenuto in Italia attraverso il DPR n. 357/97, modificato con DPR n. 120/2003.
La conservazione della biodiversità viene realizzata tenendo conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali. Ciò costituisce una forte innovazione nella politica del settore in Europa.
Si vuole, cioè, favorire l’integrazione della tutela di habitat e specie animali e vegetali con le attività economiche e con le esigenze sociali e culturali delle popolazioni che vivono all’interno delle aree che fanno parte della rete Natura 2000.


La direttiva “Uccelli”
La direttiva Habitat ha creato per la prima volta un quadro di riferimento per la conservazione della natura in tutti gli Stati dell’Unione. In realtà però non è la prima direttiva comunitaria cheAirone si occupa di questa materia. E’ del 1979, infatti, un’altra importante direttiva, che rimane in vigore e si integra all’interno della previsioni della direttiva Habitat, la cosiddetta direttiva “Uccelli” (Dir. n. 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici, sostituita dalla Dir. 2009/147/CE). Anche questa prevede, da una parte, una serie di azioni per la conservazione di numerose specie di uccelli e dall’altra l’individuazione di aree destinate alla loro conservazione, le cosiddette Zone di Protezione Speciale (ZPS).